15 lug 2012

Quesiti del 15 Luglio 2012


Quesito
Si vuole sapere se il professionista che interviene in condominio per la direzione di lavori straordinari possa applicare l'Iva agevolata del 10%.
Parere
La risposta è negativa. Riportiamo, al proposito, quanto affermato dall’Amministrazione finanziaria nella circolare n. 71 del 7 aprile 2000.
“Non rientrano nell'agevolazione le prestazioni rese  da  professionisti in  quanto  esse  non  hanno  ad   oggetto   la   materiale   realizzazione dell'intervento ma risultano a questo collegate solo in maniera  indiretta.
Va tenuto presente del resto  che  tali  prestazioni  esulano  dalla  ratio agevolativa della Direttiva comunitaria, tesa ad incentivare  l'impiego  di manodopera in determinati settori ad alta intensità di  lavoro,  e  che  il legislatore nazionale, quando ha voluto estendere il beneficio di  aliquota previsto per il settore edilizio anche alle prestazioni  professionali,  le ha espressamente richiamate.
Pertanto, le prestazioni rese da professionisti (ingegneri, architetti, geometri, ecc.), anche se inerenti agli interventi  di  recupero  edilizio, restano assoggettate alla aliquota ordinaria del 20 per cento”.

Quesito
Un condomino ha chiesto all’amministratore come si debba ripartire la spesa di riparazione di una infiltrazione in un garage di sua proprietà che ha come copertura un giardino di proprietà esclusiva.
Parere
Si tratta di una questione rispetto alla quale il condominio e quindi l'amministratore sono del tutto estranei, non riguardando una parte comune.
Se la devono vedere i due proprietari interessati. E l'amministratore non  deve compiere alcuna attività.
Comunque la norma utilizzabile dai due soggetti potrebbe essere l'art. 1125 del codice civile.

Quesito
Un condomino proprietario di un alloggio sito al piano terra di uno stabile, lamenta consistenti fenomeni di umidità risalente, per capillarità, dalla muratura perimetrale  dell'appartamento.
Dagli accertamenti effettuati è emerso che il solaio di calpestio è stato, a suo tempo eseguito, senza che fosse dotato di una sottostante intercapedine areata. La costruzione dello stabile risale agli anni ‘60  e la situazione negli ultimi tempi è peggiorata al punto da rendere inagibile l'alloggio forse (ma non se ne hanno ancora le prove) proprio a causa di una vena d'acqua.
Si chiede se sia possibile intravvedere in tale situazione, qualche responsabilità a carico del condominio.
Parere
Dei danni derivanti da vizi e difetti dovuti a vizio di costruzione, poiché di ciò sembra trattarsi nella fattispecie descritta, qualora non sia più operante la garanzia decennale dell'appalto prevista dall'art. 1669 del codice civile a carico dell'appaltatore-costruttore o venditore, risponde certamente il condominio, sul quale incombe l'obbligo di evitare che dalle parti comuni derivino danni a terzi.
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